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Corpi estranei - hanno detto del libro

"Un terribile spaccato sulle superstizioni del nostro territorio"
Luca Crovi, Il Giornale

"S'impara tanto sull'umanità, insomma, leggendo questo romanzo e Giannubilo è molto bravo ad aprire una finestra sul poco raccontato privato ai tempi del fascismo, sull'Abruzzo e sulla provincia profonda in cui la vicenda si svolge, costruendo un docu-romanzo, ricco di dati e informazioni, di estratti d'epoca e della sua abilità di narratore sensibile ai temi del corpo (...) R acconta assai bene la solitudine e l'inquietudine profonda di un secolo."
Antonella Cilento, Il Mattino

"Un inizio sconvolgente (...) In un mondo letterario come il nostro, oggi tanto compulsivamente schiavo dei generi, è importante la scelta controcorrente, da parte di Giannubilo, del "non-fiction novel", ovvero il romanzo-verità, ampiamente diffuso negli Stati Uniti anni 70 (un esempio, il memorabile Musica per camaleonti di Truman Capote). Ma, in Corpi estranei, oggetto così anomalo, e dunque doppiamente disturbante nel nostro panorama, si alimenta, in più, di una forte componente etica."
Giovanni Pacchiano, Il Sole 24 ore, Domenicale

La dimensione del romanzo-verità di Giannubilo è quella di un delirio quotidiano tra le mura di casa, ma percorre la storia italiana con partecipazione commossa, fino agli anni più recenti.
Sergio Pent, La Stampa Tuttolibri

Una storia terribile. Un romanzo cupo e duro.
Rolling Stone

"Pier Paolo Giannubilo attraversa il Sud primordiale dei riti pagani, il fascismo, il boom col fil rouge di un caso criminale e clinico unico al mondo"
La Repubblica, D

 "Saremmo pronti a scommettere che questo Corpi estranei sia destinato a un successo di lettori continuo e sotterraneo per molto tempo (...) Un libro che si legge con atroce meraviglia"
La Gazzetta di Parma

"Un'incredibile storia vera, ricostruita in questo romanzo da Giannubilo con delicata capacità narrativa"
Pulp libri

"La precisione con cui la storia viene ricostruita restituisce un pezzo del nostro passato, più illuminante di tanti saggi su quel periodo"
Gioia